4WuZHVegXm1cjf7tl8WGMqKqxE0 LA FIAMMA DEL PECCATO: Mini Bio

Mini Bio

Film critic Adriano Ercolani photographed by Giorgio Simbula

Sono nato a Roma nel 1973, anno d'uscita de L'esorcista, e questo già dovrebbe dirla lunga su di me...
A dieci-undici anni esplodono le mie due grandi passioni: vedendo le finali NBA del 1984 tra Celtics e Lakers divento un appassionato (leggete pure fanatico) di basket, di fede eternamente gialloviola. Poi un fatidico giorno mia madre mi porta al cinema Reale a vedere (sic!) L'ultimo drago, e da quel momento sono stato perduto per sempre.
Il primo film che mi ha cambiato l'esistenza è stato Arancia meccanica. Ne sono venuti molti altri in futuro, ma quello può essere visto come il peccato originale...
Il liceo lo passo praticamente in sala, diviso tra l'Adriano, il Gregory, il fu Augustus e il Reale.
Dopo l'università - rigorosamente Storia a Critica del Cinema, ultimi anni gloriosi di Giovanni Spagnoletti alla Sapienza - inizia la travagliata carriera di critico: si parte con Off-Screen, la fanzine che amerò per sempre, e con Film.it. Per qualche tempo ci si è anche campato con la critica su internet, poi quando è arrivato il "riflusso" ho fatto qualche anno di produzione cinematografica in posti sgangherati anzichenò. Ho anche trovato il tempo di dirigere un corto, Non riesco a smettere di vomitare (2004) con Elio Germano ed Emanuela Barilozzi.
Poi nel 2006 il buon Mauro Donzelli mi raccatta dalla pizzeria in cui stavo lavorando (e ingrassando come un porco...) e mi porta a Coming Soon Television. Bei sei anni di lavoro, a livello professionale ho imparato quasi tutto lì dentro.
Nel 2011 il trasferimento a New York.
Adesso la mia vita è questa: vado a scrivere nella Public Library vicino a Bryant Park (il mio posto preferito in città), vado al cinema nelle migliori sale della Grande Mela, quando posso mi butto al Madison Square Garden o al Barclays Center per vedere i Knicks o i Nets, e ogni tanto viaggio in giro per l'America a fare interviste.
Insomma, riassumendo questa minibiogafia con poche parole, sono un uomo molto fortunato.