4WuZHVegXm1cjf7tl8WGMqKqxE0 LA FIAMMA DEL PECCATO: Ryan, Channing e gli altri...

mercoledì 8 maggio 2013

Ryan, Channing e gli altri...

Qualche tempo fa avevo dedicato un post alle giovani attrici attualmente sulla cresta dell'onda, cercando di individuarne i punti di forza ma anche le mancanze professionali. Adesso tocca agli attori. Come sempre, se ne ho dimenticato qualcuno, scrivetemi e segnalatemelo.


PROMOSSI

Ryan Gosling - Non potevamo che partire dall'attore culto di questi anni, dichiarando subito che non è tutto oro quel che luccica. A me pare si è sviluppata una sorta di ossessione collettiva nei confronti di Gosling, che alla lunga potrebbe danneggiarlo, se già non lo sta facendo. Due punti da mettere in chiaro: le sue interpretazioni migliori le ha regalate qualche anno fa, sono quelle straordinarie di Half Nelson, Lars e una ragazza tutta sua o Blue Valentine per esempio. Le parti per cui è diventato una star - mi riferisco soprattutto a Drive - sono eccellenti ma non il suo meglio. Poi Gosling ultimamente ha sbagliato un paio di film: in Gangster Squad appariva bollito e anche la parte in Come un tuono a mio avviso è stata sopravvalutata, andava molto sopra le righe. La promozione arriva perché è un attore di talento puro, probabilmente il migliore della sua generazione, e perché ha in arrivo i prossimi film di Nicolas Winding Refn e Terrence Malick. Gosling è un grande, ma al momento dovrebbe essere valutato con maggiore equilibrio da parte di critica e pubblico.



Channing Tatum - Il talento sarà anche limitato, inutile negarlo, ma quello che ha lo sta mettendo a frutto meravigliosamente. Da un paio d'anni a questa parte Tatum ha fatto tutto alla perfezione, in particolar modo ha azzeccato la scelta di ruoli che ne hanno evidenziato la simpatia un po' bambocciona e le doti fisiche. Risultato? Una serie di hit al botteghino impressionante, e almeno un paio di film molto ma molto riusciti. 21 Jump Street e Magic Mike sono da incorniciare, e anche alcuni degli altri non sono male, tutt'altro. Poi è l'attore che è uscito meglio dall'ultima notte degli Oscar: il suo numero di danza con Charlize Theron ha lasciato il segno. Se continua a lavorare con questa intelligenza e scioltezza, ha un futuro radioso davanti.




 

James Franco - E' un attore decisamente alterno, forse ancora un po' troppo, ma la sua ultima performance in Il grande e potente Oz è impressionante per la capacità di recitare come le star di un tempo. Anche in Spring Breakers mi ha convinto, al contrario del film. Mi sembra che spesso faccia scelte eccessivamente "celebrali", alle quali abbina blockbuster di sicuro incasso. La strategia rimane vincente, non c'è che dire, e se riuscirà a trovare sceneggiature migliori avrà la strada spianata. La sua interpretazione migliore per me rimane quella di Urlo, ma anche alcune partecipazioni stralunate un commedie demenziali valgono una segnalazione. Da This Is the End poi mi aspetto risate a crepapelle.








Ben Whishaw - Classe attoriale sopraffina, presenza scenica innata, uno sguardo malinconico che penetra qualsiasi corazza intorno la cuore. Questo è il futuro del cinema britannico e non solo. Io l'ho notato in quei pochi ma fantastici minuti in cui impersona Bob Dylan in Io non sono qui. Poi è arrivato Bright Star, per me il miglior film della Campion (lo so, me la rischio...) e infine la TV: la prima stagione di The Hour è un capolavoro, peccato non così la seconda. E adesso è arrivato il ruolo di Q in Skyfall e verosimilmente nelle prossime produzioni Bond. Sarà finalmente la consacrazione internazionale? Lo spero. A livello artistico per me è stato l'unico a salvarsi dalla tragedia di Cloud Atlas: ne serviva di talento per  riuscirci...








Jonah Hill - La metamorfosi che ha compiuto di recente non è soltanto fisica, ma anche attoriale: da star delle commedie ridanciane giovanili a attore più "serio".  Adessomi sembra viaggiare su un interessante equilibrio tra le due versioni. E comunque, Hill spacca in entrambi i casi! Bastano due cult come Superbad e 21 Jump Street per la prima categoria, mentre per la seconda c'è Moneyball (con tanto di nomination all'Oscar) e il prossimo film di Martin Scorsese, The Wolf of Wall Street. E' inteligente, dalla simpatia naturale, discretamente capace davanti alla macchina da presa e soprattutto tifosissimo dei Los Angeles Lakers. Cosa chiedere di più?
 









RIMANDATI


Jesse Eisenberg - Dopo l'exploit di The Social Network mi aspettavo molto di più. E invece mi pare che questo giovane attore sia vagamente "pigro": si è scelto un filmetto scialbo come 30 Minutes or Less diretto dall'amico Ruben Fleischer, quello di Zombieland, e qualche altra produzione ultraindipendente, in cui per altro era molto convincente. Ah, sì, ha partecipato a From Rome With Love di Woody Allen, ma quel film tendo a dimenticarlo. Anzi, a volerlo dimenticare...Insomma, troppo poco per confermare la gentilezza del tocco e l'ironia che aveva messo in mostra in precedenza. Adesso però arriva Now You See Me: dal trailer Eisenberg ne esce benissimo, in veste supercool che per lui è una novità. E poi sarà il protagonista di The Double, seconda regia del genio comico di Richard Ayoade (guardatevi la serie TV The IT Crowd e capirete!). La risalita pare pronta, aspettiamo e vedremo.




Robert Pattinson - Un solo film può fare miracoli. O quasi. Se non fosse stato per Cosmopolis il bel Robert sarebbe così in fondo alla classifica che probabilmente finirebbe nel post sotto a questo. Ovviamente a causa del vampiro/barzelletta Edward Cullen, ruolo che l'attore ha riempito con la consistenza di un tonno. Poi però è arrivato provvidenziale Cronenberg, che l'ha messo al centro di un film allucinato e ipnotico. Pattinson l'ha ripagato con una prova sorprendente, segno che forse quando è diretto veramente qualcosa riesce ad esprimere. Nei prossimi progetti poi sembrano esserci una seconda collaborazione col regista canadese e poi Werner Herzog. Mica male!









Joseph Gordon-Levitt - Due punti a sfavore: si sta inflazionando a causa dei troppi film a cui partecipa, e quando recita insieme ad attori talentuosi non riesce a reggere il confronto. Era l'unica cosa che non funzionava di un film magnifico come Lincoln di Spielberg. Però di successi e consensi Joseph Gordon-Levitt in questi ultimi anni ne ha macinati, quindi non sarebbe stato giusto bocciarlo. Rimangono poi in mente le prove drammatico/romantiche di 500 Giorni di sole e 50 e 50, e quelle valgono eccome. Per il futuro il tanto chiacchierato esordio alla regia di Don Jon e Sin City 2. A me sembra che un po' lo stiamo sopravvalutando, ma aspetto smentita e ne sarei anche contento, che in fondo mi sta simpatico...







Tom Hiddleston - Se fosse soltanto una questione di simpatia, lo avrei senz'altro messo tra i promossi. Perché a me pare talentuoso e carismatico come pochi altri visti al cinema negli ultimi tempi. Però il rischio di rimanere incastrato a lungo nel ruolo di Loki è altissimo, visto il successo incredibile che ha ottenuto nei panni di questo villain. Tre film in tre anni non uno scherzo. A parte poi una particina in War Horse per il resto il grande schemro deve ancora scoprirlo veramente. A naso direi che il talento è presente, non dovrebbero esserci problemi. Però Hiddleston una carriera lontano dalle scazzottate coi supereroi Marvel deve ancora costruirsela, quindi meglio essere prundenti, anche se ottimisti...







Andrew Garfield - E' senz'altro una mancanza mia, ma io in questo attore non riesco a vedere le qualità che tutti gli altri vedono. In The Social Network veniva subissato da Eisenberg e anche da Timberlake, in The Amazing Spider-Man era relegato in un ruolo da teenager che a mio parere non sviluppava con profondità, anche se il film a dire il vero non glielo permetteva. Ah, belli i tempi di Raimi e Maguire...Sufficiente in Non lasciarmi, ma non di più. Perché Garfield è così apprezzato? Non lo capisco, e proprio per questo gli concedo ancora il beneficio del dubbio. L'ho visto a Broadway insieme a Philip Seymour Hoffman in Death of a Salesman: si impegna, questo bisogna dirlo, ma i risultati ancora devono raggiungere livelli considerevoli. A me non convince, ma visto il consenso generale probabilmente sto prendendo un granchio...





Zac Efron - Se sapesse scegliere un po' meglio i ruoli sarebbe a un livello di carriera ben più alto di quello comunque rispettabilissimo in cui si trova adesso. Perché bisogna concedergli che si impegna moltissimo e ha fatto enormi progressi da quando era una teen star della Disney. I ruoli li riempe con precisione, lo spessore drammatico è a buon punto. Gli manca ancora il film capace di far fare il salto di qualità ed essere preso veramente sul serio. Se però continua con questo impegno ho l'impressione che arriverà, e non tra molto. Mi interessa soprattutto il prossimo Townies, commedia diretta da Nicolas Stoller. Pazientiamo, Zac se lo merita.










BOCCIATI



Emile Hirsch - Ci troviamo di fronte a un evidente caso di sdoppiamento di persona: il talento di Into the Wild non può essere lo stesso de L'ora nera (che porcata!) e Venuto al mondo (idem). Una delle più madornali e avvilenti involuzioni d'attore  viste in tempi recenti, quasi paragonabile a quella di Edward Norton. Scelte a dir poco discutibili, interpretazioni svogliate anche quando i film erano più che interessanti, vedi l'ultimo Killer Joe di William Friedkin. Il prossimo war action di Peter Berg potrebbe risollevarne in parte la carriera? Onestamente lo spero perché a Hirsch sono affezionato, e proprio per questo ancora più deluso...









Chris Hemsworth - Ha girato Rush di Ron Howard, e il trailer promette meraviglie. Poi probabilmente lavorerà con "Sua Santità" Michael Mann, forse addirittura in due film. Quindi la tentazione di concedere il beneficio del dubbio al robusto manzo australiano era grande. Poi però ho pensato al Thor di Kenneth Branagh, al remake di Alba rossa, e non ce l'ho fatta. E con ottime ragioni. Per il momento è inespressivo, c'è poco da fare. Sopperirà con il fisicaccio da culturista magari, ma a me personalmente non basta. 











Michael Cera -  Lo metto nella lista dei bocciati con la morte nel cuore, credetemi. Perché il ragazzetto timido e impacciato di Superbad e Juno io ce l'ho proprio lì, nel cuore. Però il primo film da protagonista assoluto, Scott Pilgrim vs. the World, per quando divertentissimo è stato un mezzo fiasco, e da quel momento Michael è quasi del tutto scomparso dal radar del cinema che conta. Due progetti interessanti alle porte ci sarebbero: This is the End e la quarta stagione della serie cult Arrested Development. Ma è passato così tanto tempo dalla terza...E ce la farà Cera a reggere il confronto con tutti quegli attori comici, sia sul piccolo che sul grande schermo? Il dubbio è legittimo. Dai Michael, io comunque tifo ancora per te!




















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