Un solo documentario visto oggi al Tribeca Film Festival, ma di quelli che lasciano il segno. Eccome se lo lasciano.
Diretto da Bill Siegel, The Trials of Muhammad Ali racconta principalmente la battaglia legale del pugile afroamericano contro il governo americano in seguito al suo rifiuto verso l'obbligo del servizio militare che nel 1967 lo avrebbe spedito a combattere in Vietnam. Arrestato, non incarcerato, Ali si vide togliere lo scettro di campione del mondo dei pesi massimi vinto contro Sonny Liston nel 1964 e non potè combattere per ben quattro anni, proprio nel momento migliore della sua carriera.
La forza di questo documentario sta nel descrivere con pienezza un momento storico in cui la lotta per i diritti civili degli afroamericani era nel suo momento culminante. L'adesione di Ali all'islamismo, la sua amicizia e comunione di vedute con Malcolm X, che poi "abbandonerà" dopo l'allontanamento di quest'ultimo dalla dottrina di Elijah Mohammed. Per una volta il lato sportivo della vita di Muhammad Ali è tenuto in secondo piano, anche se ovviamente presente. Il campione viene raccontato come figura fondamentale di un movimento di liberazione e presa di coscienza che ha segnato un momento di svolta fondamentale nella società civile statunitense.
Non siamo ai livelli di Quando eravamo re di Leon Gast - quel documantario sportivo è praticamente inarrivabile a mio avviso, e comunque era incentrato su un'altro aspetto della figura del campione - ma The Trials of Muhammad Ali rappresenta un altro tassello importante per conoscere o/e ricordare una delle figure più importanti del XX secolo, un esempio di come lo sport possa trascendere il mero significato della competizione per diventare simbolo di molto, molto altro.
Ho trovato questo bell'omaggio ad Ali su YouTube. Gustatevelo.
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